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Castiglione di Cottanello

2011 - Bassorilievo policromo - "Spirito Santo"- Chiesa San Sebastiano, Castiglione Vecchio - Cottanello, Rieti

Castiglione di Cottanello (RI)

Non è da moltissimi anni che l’ultimo abitante di Castiglione scese nel nuovo nucleo abitato, sorto ai piedi della montagna dove invece prima era collocato il vecchio paese abbandonato dopo la seconda guerra mondiale. Il nome è derivante dal termine ‘Castilio’ che significa “grosso castello”, questo sta a significare che è di origini medievali. La vita di questo castello era autonoma ma in parallelo con il castello di Cottanello. Nel XIII secolo Narni era una potente città umbra ricca e temuta, tanto che Castiglione si sottomise ai suoi ordini, in cambio di protezione. Nel 1377, quando Narni divenne signoria della potente famiglia degli Orsini,  lo divenne anche Castiglione. I ruderi oggi presenti ci offrono un immaginario sull’antico castello; un’alta torre divenuta del podestà, una rocca ben munita e difesa da mura  possenti con dietro il fossato. Vi erano un’unica porta d’ingresso, chiamata “porta del popolo”, e due chiese, una dedicata a S. Sebastiano costruita nel 1133 come si leggeva in un architrave, l’altra a S. Salvatore. Quest’ultima era quella principale (oggi completamente ricostruita) ed era munita di tre altari con sopra svariati dipinti di diversi secoli. Infine sotto la piazza sorgeva il possente palazzo del castellano dove si intravede ancor oggi lo stemma degli Orsini. Nel 1828 Castiglione, che prima aveva propria autonomia amministrativa, entra a far parte del territorio di Cottanello. 

http://www.comunecottanello.it/cottanello_00001a.htm

 

Brevi istruzioni per raggiungere la Chiesa di San Sebastiano. Giunti a Castiglione di Cottanello ( SP48) si prenda la strada in salita per il ristorante la Foresteria poi (senza raggiungere quest'ultimo) girare a sinistra per raggiungere le rovine del borgo abbandonato di CASTEL LEONE (ora Castiglione di Cottanello). Nell'antico borgo ci troviamo di fronte ai resti di un intero agglomerato medioevale in rovina che si erge sulla cima di un poggio, con viuzze e residui di case e di qualche vero e proprio palazzo. Nel borgo c’erano due chiese: San Salvatore e San Sebastiano; questa seconda è l’unica costruzione che troneggia sulle rovine. Fare attenzione agli avvisi comunali che PROIBISCONO LA VISITA INTERNA di questo agglomerato pericolante oramai divenuto pascolo di bovini. La sola vista del panorama che si gode da questa cima da sola ripaga la fatica dell’escursione (quasi tutta fattibile in automobile). E' possibile comunque effettuare una visita alla chiesa di San Sebastiano all'opera nei giorni in cui viene officiata la Santa Messa. ( numero telefono per informazioni xxxxxxxxx).

carta geografica

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